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Vigilanza privata, firmato il nuovo CCNL
Oggi a Roma Unilavoro PMI, CIU Unionquadri, Confsal Fisals e Firas Spp (confederata UGL) hanno firmato il nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Il nuovo contratto garantisce nuovi strumenti di welfare e sanità integrativa, oltre che un aumento del minimo salariale di quasi 250 euro mensili.
Una buona notizia per gli operatori del settore, che potranno applicare un contratto al passo con i tempi e che sia pienamente rispettoso dell’articolo 36 della Costituzione. La Carta Costituzionale infatti sottolinea l’importanza di garantire una retribuzione adeguata e sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa.
Una risposta concreta alla problematica del lavoro povero, che si supera solo con la contrattazione collettiva di qualità.
WHISTEBLOWING, FUNZIONAMENTO E NUOVE REGOLE
Le nuove regole del whisteblowing sono contenute nel Dlgs 24/2023 che rafforza quelle già esistenti attraverso l’utilizzo di nuovi sistemi di segnalazione aziendale degli illeciti.
Nelle imprese private che hanno impiegato tra i 50 e i 249 dipendenti nell’ultimo anno la scadenza per l’entrata in vigore è fissata al 17 dicembre 2023.
Obbligatorio sarà dotarsi di una piattaforma di segnalazione sicura che protegga attraverso sistemi crittografici la riservatezza dell’identità e i dati personali di chi fa la denuncia (che potrà essere sporta attraverso canali interni ed esterni, ad esempio l’Anac) secondo le regole dettate dal GDPR.
Secondo quanto stabilito dal Dlgs 231/2001, le segnalazioni dovranno avere a oggetto comportamenti, atti che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato (ad esempio, illeciti amministrativi, contabili, civili o penali).
IL NOSTRO AUDITORIUM PER I CONSULENTI DEL LAVORO DI FIRENZE
“Gli accessi ispettivi degli organi di vigilanza: strumenti di difesa delle imprese alla luce delle novità introdotte dal Decreto Lavoro”.
E’ stato il focus del corso di aggiornamento professionale che la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro di Firenze ha organizzato giovedì 16 giugno nell’auditorium della nostra sede nazionale a Sesto Fiorentino (Fi). Una full-immersion di quattro ore su una tematica molto importante che ha visto la partecipazione di moltissimi consulenti del lavoro del capoluogo toscano ma anche altri provenienti dalle province più vicine.
Il corso (l’ottavo organizzato dalla Fondazione nell’anno corrente) è stato aperto dai saluti del Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Firenze, Andrea Beconcini, ed ha avuto come relatori il Direttore dell’Area Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro Luigi Mauro, il Capo Processo Vigilanza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Rosanna Saponara, il Capo Team 1 della Vigilanza Ispettorato Territoriale del Lavoro Luca Ferrari, l’avvocato di Diritto del Lavoro Vito Tirrito e l’avvocato Marco Martorana professore di Diritto della privacy Università Mercatorum.
A fare gli onori di casa il nostro Segretario Nazionale Vito Frijia, che si è intrattenuto a lungo col Presidente Beconcini a testimonianza degli ottimi rapporti tra le due realtà, e il Vicepresidente Nazionale Unilavoro PMI Giovandomenico Guadagno.
RIPRESA, IL TURISMO E LE IMPRESE VENETE RESISTONO
UNILAVORO PMI: “BENE NEL NORD-EST MA DA ALTRE PARTI C’È DA STARE VIGILI”
Per le imprese italiane il periodo attuale non è certo dei migliori se si pensa al caro energia, ai rincari delle materie prime e all’aumento dei prezzi dal gas dovuto alla guerra. E, complici anche i due anni di pandemia, non è un caso se il 16% di queste aziende ha dovuto chiudere i battenti e un altro 30% rischia di farlo nei prossimi mesi.
“La situazione non è sicuramente rosea – spiega Mirco Ghiotti, Vicepresidente Nazionale di Unilavoro PMI – ciò non toglie però che in alcune regioni la tendenza sia diversa. Una di queste è il Veneto per esempio dove in tanti hanno chiuso sì, ma solo per pochi giorni e pur di non correre il rischio di restare fermi con le commesse in caso di controlli da parte dell’ASL, SPISAL o Ispettorato del Lavoro, sono tante le imprese che stanno investendo sui corsi di formazione e sicurezza sui propri lavoratori. Inoltre le più accorte stanno cercando di prevenire una rincorsa ai prezzi-salari concedendo ai dipendenti benefit di vario tipo, in particolar modo i buoni benzina, i più ambiti a fronte degli aumenti”.
Anche il turismo, in vista della stagione, sta registrando i migliori presupposti: già per Pasqua le prenotazioni sono andate alle stelle e anche per i mesi estivi le richieste non mancano con tanti turisti che arrivano principalmente da Germania, Austria, Danimarca e Olanda.
“Un ruolo cruciale – sostiene Ghiotti – lo gioca il fatto che il Veneto è in grado di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze grazie al suo patrimonio culturale, al paesaggio e alle varietà di ambienti ed ecosistemi. Dal turismo d’arte a quello balneare, dal termale allo sportivo, dalla montagna alla campagna, il Veneto è una regione in cui è possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno per una vacanza distensiva. Ma il Veneto e pochissime altre regioni non ci devono far dimenticare che nel resto d’Italia c’è ancora tanto da lavorare per rimettere in piedi al meglio l’economia di un Paese che ha fame di tornare ad essere grande”.