Riforma del lavoro sportivo: le ultime novità presentate dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro ha reso note le linee guida della riforma del lavoro nel settore sportivo, inizialmente proposta dal Governo Draghi nel 2021 e attuata durante il mandato del Governo Meloni dall’1 luglio dell’anno successivo, in risposta agli impatti della pandemia da Covid-19 sulle aziende e i lavoratori dello sport.

La riforma si concentra sul miglioramento delle condizioni dei professionisti del settore, soprattutto quelli che operano con società dilettantistiche, fornendo loro una serie di protezioni precedentemente assenti e rivedendo il loro rapporto con le organizzazioni sportive. Avviata già durante il precedente governo di Mario Draghi, l’evoluzione del lavoro nello sport ha risentito dell’urgenza di una regolamentazione più chiara, soprattutto nel contesto dilettantistico, a causa degli effetti della pandemia.

Le modifiche principali riguardano l’identificazione separata del lavoratore sportivo, normative specifiche per il lavoro dipendente nel settore, una distinzione più chiara tra professionisti e dilettanti, nuove disposizioni per i contributi pensionistici e gli infortuni sul lavoro, nonché un regime fiscale agevolato. Queste innovazioni impattano principalmente sul rapporto tra il lavoratore sportivo e le organizzazioni sportive, con la possibilità di essere classificati come dipendenti o autonomi, e consentono alle società dilettantistiche di stipulare contratti specifici. Per gli infortuni sul lavoro, l’INAIL coprirà solo i dipendenti, mentre i collaboratori autonomi rimarranno soggetti alle normative generali in materia di assicurazione.

Le società sportive dilettantistiche beneficeranno di agevolazioni fiscali, estendendo il beneficio anche a chi collabora con le federazioni sportive riconosciute. La riforma include una definizione precisa di chi non è considerato lavoratore sportivo, come i volontari e coloro iscritti a ordini professionali esterni, al fine di evitare ambiguità emerse durante la pandemia.

Modello Redditi 2024: l’incontro di approfondimento tra Unilavoro PMI, Fiscal Focus e il Fondo Sanitario Medi-Prev

Giovedì 18 aprile, presso l’Auditorium di Unilavoro PMI sito in via Volga 47 in loc. Osmannoro è in programma l’Evento Formativo “Modello Redditi 2024 per persone fisiche: Le principali novità e criticità”, promosso da Fiscal Focus in collaborazione con Unilavoro PMI e il Fondo Sanitario Medi-Prev.

I lavori, che saranno aperti dal Vicepresidente di Unilavoro PMI Giovandomenico Guadagno, hanno in programma gli interventi di Antonio Gigliotti, Direttore di Fiscal Focus, della giornalista Sandra Pennacini, e del commercialista Andrea Bassi.

I temi al centro dei lavori di giornata (dalle ore 14.30 alle ore 18.30) riguarderanno le nuove opportunità offerte dai settori della finanza e della sostenibilità ai professionisti, con al centro dell’attenzione le novità relative al Modello Redditi 2024.

UNILAVORO PMI AL TAVOLO CON MINISTERO, INPS, INAIL E INL PER DISCUETERE DI SICUREZZA

Martedì 26 marzo Unilavoro PMI ha partecipato a un incontro a Roma presso la sala D’Antona del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha coinvolto sindacati, associazioni datoriali e esponenti delle Istituzioni. Tra i presenti figuravano i rappresentanti del Ministero, dell’INPS, dell’INAIL e dell’Ispettorato del Lavoro.

Il focus principale dell’incontro è stato l’applicazione della nuova patente a punti per la qualificazione delle imprese in materia di sicurezza sul lavoro. Durante la riunione, si sono susseguiti numerosi momenti di confronto per discutere i nuovi obblighi normativi, anche alla luce dei recenti eventi di cronaca.
Diversi esperti del settore e rappresentanti delle varie categorie hanno preso la parola, incluso il Vicepresidente di Unilavoro PMI Giovandomenico Guadagno che ha sottolineato la necessità di rivedere strutturalmente le norme sulla sicurezza, con particolare attenzione alle micro imprese a basso rischio, al fine di alleggerire gli oneri amministrativi che attualmente gravano su di esse.

È stata evidenziata anche l’urgenza di approvare rapidamente il nuovo accordo Stato-Regioni riguardante la formazione obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro e la necessità e l’opportunità di valorizzare il ruolo degli Organismi Paritetici presenti all’interno del repertorio del Ministero del Lavoro.

Ripartire è possibile

Venerdì 2 febbraio siamo stati in visita nel carcere femminile di Pozzuoli (NA) a sostegno di @palingen._ , società operativa nella casa circondariale con un progetto di formazione-lavorativa (in ambito #sartoriale ) che coinvolge le detenute, ‘guidate’ in un percorso che mira ad insegnar loro un mestiere e, soprattutto, al loro reinserimento nella società appena scontata la pena.

Come Unilavoro PMI ci siamo impegnati ad acquistare alcuni dei prodotti realizzati che distribuiremo durante i prossimi eventi in calendario.

Legge di Bilancio 2024, le principali novità in vigore dal 1°gennaio

Queste alcune delle principali novità che riguarderanno imprese e famiglie introdotte con la Legge di Bilancio 2024 ed entrate in vigore il 1° gennaio scorso.

Sconti per chi assume stabilmente
Le imprese che assumeranno nuovi dipendenti a tempo indeterminato beneficeranno di una Super Deduzione (ex Patent Box) pari al 120%. Ma che può salire al 130% se il nuovo lavoratore fosse un ex percettore del Reddito di Cittadinanza, un beneficiario dell’Assegno di Inclusione, una persona invalida o una donna.

Obbligo di assicurazione per le imprese
Entro il 31 dicembre del 2024 tutte le imprese con sede legale in Italia (ma anche quelle con sede legale fuori ma organizzazione lavorativa qui) sono obbligate a stipulare contratti assicurativi al fine di garantire una copertura in caso di calamità naturali quali esondazioni, frane, alluvioni e terremoti.

Cuneo fiscale contributivo
La manovra economica ha dedicato 10,7 miliardi di euro per il rinnovo del taglio del cuneo fiscale-contributivo nel 2024. Il taglio consiste nel 7% per i redditi fino a 25mila euro e del 6% per quelli fino a 35mila

Imprese e “Nuova Sabatini”
Rivolto principalmente alle micro, piccole e medie imprese di vari settori (sono esclusi l’esportazione, l’assicurativo e il finanziario), il provvedimento beneficia del rifinanziamento di 40 milioni già definito nella Manovra di un anno fa fino al 2026.
Sarà utile alle MPMI per l’acquisto (o il leasing) di beni strumentali come attrezzature, macchinari e software.
I finanziamenti (fino a 4 milioni di euro) possono essere garantiti fino all’80% dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese.

Ricerca e sviluppo

Posticipato fino al 30 luglio il termine entro il quale le imprese potranno richiedere di aderire alle procedure per il riversamento del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo senza che vengano applicati tassi di interessi e sanzioni.

Premi produzione
Sarà ridotta al 5% l’aliquota dell’imposta sui premi di produttività.

Contributi a carico del lavoratore dipendente
Potranno beneficiare di un esonero sui contributi previdenziali per vecchiaia, invalidità e superstiti a carico del lavoratore, che verrà ridotto del 6% a patto che la sua retribuzione mensile non superi i 2.692 euro (del 7% se non va oltre i 1.923).
Dal provvedimento sono esclusi i lavoratori domestici.

Welfare aziendale
I lavoratori dipendenti potranno beneficiare di un’agevolazione fino a 1.000 euro del valore dei beni e servizi forniti dai datori di lavoro, insieme alle somme erogate per il pagamento delle utenze domestiche e delle spese di affitto o mutuo della prima casa. L’agevolazione sale a 2.000 qualora il lavoratore avesse figli (anche se adottivi, nati fuori dal matrimonio o affidati).
L’unico obbligo affinchè il lavoratore ne benefici è la comunicazione dei codici fiscali dei figli al proprio datore di lavoro.

Lavoratrici mamme
Non verseranno alcun contributo le mamme-lavoratrici. Lo sgravio (al 100%, fino a un tetto massimo di 3.000 euro annui e senza limiti di reddito) riguarda le mamme con almeno 2 figli. Si protrarrà fino ai 10 anni del secondo bambino in caso di 2 figli, mentre dai 3 in su fino addirittura ai 18 (sempre del figlio più piccolo). Il provvedimento non include le colf.

Ancora sulle donne

Usufruiranno di uno sgravo contributivo totale i datori di lavoro che assumeranno donne disoccupate o vittime di violenza fino al 31 dicembre 2026. Lo sgravio è stabilito fino ad un massimo di 8000 euro in un anno e può durare al massimo per due per chi assume a tempo indeterminato, per un massimo di uno per chi opta per un contratto determinato, e di un anno e mezzo per le trasformazioni in tempo indeterminato.

Lavoro agile

Lavoratori fragili e genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio under 14 avranno diritto allo smartworking anche in assenza di trattativa con il datore di lavoro fino al prossimo 31 marzo. 

Settore turistico e somministrazione bevande e alimenti
In caso di impiego nei giorni festivi e in orari notturni, ai lavoratori dei due settori viene riconosciuta un’integrazione delle retribuzioni lorde del 15%. Oltre alle persone impiegate nei due comparti in questione, il provvedimento riguarderà anche gli stabilimenti balneari.

Settore ortofrutticolo

Le PMI di questo settore potranno usufruire della concessione di prestiti fino al 50% di quanto ricavato nel 2022, ma non oltre i 30.000 euro. Il tempo per il rimborso è di un massimo di 5 anni da iniziare a effettuarsi anche dopo 24 mesi rispetto alla data in cui è stato elargito.

Restando nell’alimentare e non solo 

Le imprese che operano nella pesca, agroalimentare e zootecnico, qualora si ritrovassero alle prese con eventi non prevedibili, per finanziare i propri investimenti avranno a disposizione 100 milioni stanziati nel 2024 ( e poi anche nei due anni successivi).

Fiera Ambiente Lavoro 2023

𝐔𝐧𝐢𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐏𝐌𝐈 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐞𝐫𝐚 “𝑨𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝑳𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐” 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐚 𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟎 𝐚𝐥 𝟏𝟐 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞.
Focus della 23° edizione dell’evento la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, due tra i pilastri della nostra associazione.
📍 Per un semplice scambio di opinioni o per delucidazioni sull’argomento 𝒗𝒊 𝒂𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒅 𝐁𝟐𝟐 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒂𝒅𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒏𝒆 𝟐𝟐.
👉 L’invito è valido per i nostri centri formativi, per coloro che ancora non lo sono, per gli imprenditori e per tutti quei lavoratori che desiderano avere semplicemente maggiori informazioni.
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VIGILANZA E CAPORALATO, LE INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA DANNO ANCORA PIU’ PESO AL NOSTRO CCNL

E’ di quest’ultimo periodo la notizia che tre importanti realtà del settore della vigilanza e dei servizi privati siano finite sotto la lente d’indagine della magistratura. L’ipotesi di reato, capolarato. Ed è alla luce di questi fatti che acquisisce maggior rilevanza e risalto il nuovo CCNL che Unilavoro PMI, CIU Unionquadri e Confsal Fisals hanno sottoscritto nel mese di luglio, un documento rispettoso dell’articolo 36 della Costituzione e decisamente migliorativo per gli oltre 100.000 lavoratori oggi operativi nel settore della vigilanza privata e dei servizi privati, i cui punti salienti si riflettono in un piano sanitario integrativo, nei servizi di bilateralità,  il welfare aziendale con un plafond di 250 euro annui per i lavoratori e nell’aumento fino a 250 euro mensili della retribuzione mensile.

Le inchieste della magistratura sono la testimonianza di un settore in cui c’è ancora parecchio da fare, a cominciare dalla “filosofia” al ribasso delle gare d’appalto che oltre che a sfavorire le piccole e medie imprese incentivano la concorrenza sleale e il dumping contrattuale. Unilavoro PMI, CIU Unionquadri e Confsal Fisals sono consapevoli che la stipula di questo contratto nazionale non rappresenta affatto un punto di arrivo bensì di partenza, ed è per questo che sono già operative sul campo affinché le aziende del settore si convincano ad adottarlo.

VIGILANZA PRIVATA – “Firmato il nuovo CCNL del settore, aumenti immediati per circa 250 euro al mese”

VIGILANZA PRIVATA – “Firmato il nuovo CCNL del settore, aumenti immediati per circa 250 euro al mese”

I firmatari del CCNL, estremamente migliorativo rispetto a quelli applicati fino ad oggi “Salari più alti per i lavoratori e un contratto al passo con i tempi, nel pieno rispetto della Costituzione”

“Da oggi, finalmente, potremo parlare del settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari senza collegarli al termine ‘lavoro povero’” è il commento soddisfatto delle parti firmatarie del nuovo contratto collettivo nazionale di settore: Unilavoro PMI, CIU Unionquadri e Confsal Fisals.

Il nuovo accordo prevede delle retribuzioni molto superiori a quelle attualmente previste da altri contratti dei comparti vigilanza privata e servizi fiduciari, intervenendo in maniera immediata sulla busta paga senza dilazioni negli anni ed arrivando a circa 250 euro mensili di aumento per i lavoratori fin dal mese di luglio 2023.

Il contratto, inoltre, introduce il welfare aziendale, che potrà essere messo a disposizione dei lavoratori con un plafond di 250 euro annui. Inoltre sono previsti tutti i servizi della bilateralità e il piano sanitario integrativo erogato da Medi-Prev.

Il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia commenta: “Questo nuovo accordo è una buona notizia per gli operatori del settore, che potranno applicare un contratto al passo con i tempi e che sia pienamente rispettoso dell’articolo 36 della Costituzione, in modo da ridurre i contenziosi sempre più frequenti nel comparto. Ma attendiamo un segnale forte anche dalla Pubblica Amministrazione, presso cui moltissimi operatori prestano la propria opera. Siamo convinti che logica del massimo ribasso negli appalti favorisca la concorrenza sleale e il dumping contrattuale, danneggiando le micro e piccole imprese”.

La Presidente di CU Unionquadri Gabriella Ancora commenta: “La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore equità e dignità salariale per i più di 100mila addetti impiegati nella vigilanza privata e nei servizi di sicurezza. Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto un accordo che valorizza in modo adeguato il prezioso lavoro dei nostri operatori, poiché siamo fermamente convinti che questo contribuirà a creare un ambiente di lavoro ancora più stimolante, rafforzato anche da una nuova politica di welfare aziendale. Adesso, ci attende un impegno deciso nell’investire in sicurezza e formazione dei lavoratori, al fine di garantire la continuazione di servizi di altissima qualità, come quelli forniti fino ad oggi”.

Il Segretario Generale di Confsal Fisals Filippo Palmeri: “Questo nuovo contratto collettivo garantirà a tutti i lavoratori condizioni di lavoro dignitose e adeguate tutele fin da subito. Stiamo lanciando un segnale importante di attenzione per uno dei settori maggiormente coinvolti quando si parla di lavoro povero. Ci adopereremo affinché tutte le aziende interessate capiscano la bontà di questo contratto e facilitino la sua applicazione poiché ogni azienda di successo passa prima di ogni cosa dalla soddisfazione dei propri collaboratori. È una vittoria per i dipendenti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, che dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale il dialogo e la collaborazione tra le parti sociali, a fine di migliorare le condizioni del mondo del lavoro attraverso la contrattazione collettiva”.

SALARIO MINIMO-Unilavoro PMI “I salari dignitosi non si raggiungono per legge, serve confronto urgente”

Frijia: “Incentivare la contrattazione di qualità, ma porre limiti all’applicazione dei Ccnl scaduti”

“Il problema del lavoro povero è molto rilevante nel nostro Paese, ma non si supera il problema con una legge” è il commento del Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia a seguito del deposito di un emendamento soppressivo della proposta di legge sul salario minimo, ad opera della Maggioranza di Governo.

“Se l’obiettivo è quello di innalzare le retribuzioni più basse è necessario incentivare e rafforzare la contrattazione collettiva nazionale di qualità, ovvero quella che non fa dumping salariale e che è rispettosa dell’art. 36 della nostra Costituzione. Tutto questo senza limitare però la libertà sindacale, che rappresenta un pilastro della nostra democrazia”.

“Per trattare di un tema così rilevante – continua Frijia – è necessario un confronto vero tra politica e parti sociali, che vada ad evidenziare e superare i limiti fino ad ora esistenti. Sicuramente dobbiamo puntare sugli sgravi fiscali legati agli aumenti contrattuali e sulla semplificazione di strumenti come il premio di risultato e il welfare aziendale, ad oggi appannaggio principalmente delle medie e grandi imprese”.

LAVORO POVERO E CONTRATTAZIONE – “Bisogna però riconoscere – sottolinea Frijia – che molti settori nei quali si annida il lavoro povero sono ‘coperti’ da contrattazione collettiva ancora vigente nonostante sia scaduta da numerosi anni. È il caso del settore della vigilanza privata e servizi fiduciari, in cui viene applicato un contratto scaduto dal 2014. Su questo è necessario intervenire subito, ponendo un limite all’applicazione di contratti collettivi oltre la data di scadenza contrattuale” conclude Frijia.

Festival del lavoro, perché ci siamo tornati

Sono stati tre giorni intensi per noi, vissuti a pieno in una full-immersion di opportunità di confronto, scambio di vedute, nuove relazioni intraprese e prossimi incontri in calendario. Centinaia le persone passate dal nostro stand; consulenti e presidenti di diversi ordini provinciali in primis ma, più in generale, professionisti di ogni settore e addetti ai lavori che ci hanno avvicinato per avere delucidazioni sulla nostra associazione e soprattutto sul nostro fondo sanitario, risultato tra l’altro l’unico della XIV edizione dell’evento nazionale dedicato al lavoro.

Numerosi anche i personaggi delle istituzioni che si sono intrattenuti nel nostro salottino con cui abbiamo avuto modo di approfondire importanti tematiche che riguardano il mondo del lavoro sia durante gli eventi che ci hanno visti protagonisti nel corso della tre giorni sia durante le interviste che abbiamo realizzato in collaborazione con Radio Parlamentare con il Viceministro al lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, il Presidente dell’XI Commissione parlamentare (Lavoro pubblico e privato) Walter Rizzetto, l’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano, l’onorevole Tiziana Nisini, il Direttore generale vicario dell’Inps Antonio Pone e il Presidente di Anpal Servizi Massimo Temussi.