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Legge di Bilancio 2024, le principali novità in vigore dal 1°gennaio

Queste alcune delle principali novità che riguarderanno imprese e famiglie introdotte con la Legge di Bilancio 2024 ed entrate in vigore il 1° gennaio scorso.

Sconti per chi assume stabilmente
Le imprese che assumeranno nuovi dipendenti a tempo indeterminato beneficeranno di una Super Deduzione (ex Patent Box) pari al 120%. Ma che può salire al 130% se il nuovo lavoratore fosse un ex percettore del Reddito di Cittadinanza, un beneficiario dell’Assegno di Inclusione, una persona invalida o una donna.

Obbligo di assicurazione per le imprese
Entro il 31 dicembre del 2024 tutte le imprese con sede legale in Italia (ma anche quelle con sede legale fuori ma organizzazione lavorativa qui) sono obbligate a stipulare contratti assicurativi al fine di garantire una copertura in caso di calamità naturali quali esondazioni, frane, alluvioni e terremoti.

Cuneo fiscale contributivo
La manovra economica ha dedicato 10,7 miliardi di euro per il rinnovo del taglio del cuneo fiscale-contributivo nel 2024. Il taglio consiste nel 7% per i redditi fino a 25mila euro e del 6% per quelli fino a 35mila

Imprese e “Nuova Sabatini”
Rivolto principalmente alle micro, piccole e medie imprese di vari settori (sono esclusi l’esportazione, l’assicurativo e il finanziario), il provvedimento beneficia del rifinanziamento di 40 milioni già definito nella Manovra di un anno fa fino al 2026.
Sarà utile alle MPMI per l’acquisto (o il leasing) di beni strumentali come attrezzature, macchinari e software.
I finanziamenti (fino a 4 milioni di euro) possono essere garantiti fino all’80% dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese.

Ricerca e sviluppo

Posticipato fino al 30 luglio il termine entro il quale le imprese potranno richiedere di aderire alle procedure per il riversamento del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo senza che vengano applicati tassi di interessi e sanzioni.

Premi produzione
Sarà ridotta al 5% l’aliquota dell’imposta sui premi di produttività.

Contributi a carico del lavoratore dipendente
Potranno beneficiare di un esonero sui contributi previdenziali per vecchiaia, invalidità e superstiti a carico del lavoratore, che verrà ridotto del 6% a patto che la sua retribuzione mensile non superi i 2.692 euro (del 7% se non va oltre i 1.923).
Dal provvedimento sono esclusi i lavoratori domestici.

Welfare aziendale
I lavoratori dipendenti potranno beneficiare di un’agevolazione fino a 1.000 euro del valore dei beni e servizi forniti dai datori di lavoro, insieme alle somme erogate per il pagamento delle utenze domestiche e delle spese di affitto o mutuo della prima casa. L’agevolazione sale a 2.000 qualora il lavoratore avesse figli (anche se adottivi, nati fuori dal matrimonio o affidati).
L’unico obbligo affinchè il lavoratore ne benefici è la comunicazione dei codici fiscali dei figli al proprio datore di lavoro.

Lavoratrici mamme
Non verseranno alcun contributo le mamme-lavoratrici. Lo sgravio (al 100%, fino a un tetto massimo di 3.000 euro annui e senza limiti di reddito) riguarda le mamme con almeno 2 figli. Si protrarrà fino ai 10 anni del secondo bambino in caso di 2 figli, mentre dai 3 in su fino addirittura ai 18 (sempre del figlio più piccolo). Il provvedimento non include le colf.

Ancora sulle donne

Usufruiranno di uno sgravo contributivo totale i datori di lavoro che assumeranno donne disoccupate o vittime di violenza fino al 31 dicembre 2026. Lo sgravio è stabilito fino ad un massimo di 8000 euro in un anno e può durare al massimo per due per chi assume a tempo indeterminato, per un massimo di uno per chi opta per un contratto determinato, e di un anno e mezzo per le trasformazioni in tempo indeterminato.

Lavoro agile

Lavoratori fragili e genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio under 14 avranno diritto allo smartworking anche in assenza di trattativa con il datore di lavoro fino al prossimo 31 marzo. 

Settore turistico e somministrazione bevande e alimenti
In caso di impiego nei giorni festivi e in orari notturni, ai lavoratori dei due settori viene riconosciuta un’integrazione delle retribuzioni lorde del 15%. Oltre alle persone impiegate nei due comparti in questione, il provvedimento riguarderà anche gli stabilimenti balneari.

Settore ortofrutticolo

Le PMI di questo settore potranno usufruire della concessione di prestiti fino al 50% di quanto ricavato nel 2022, ma non oltre i 30.000 euro. Il tempo per il rimborso è di un massimo di 5 anni da iniziare a effettuarsi anche dopo 24 mesi rispetto alla data in cui è stato elargito.

Restando nell’alimentare e non solo 

Le imprese che operano nella pesca, agroalimentare e zootecnico, qualora si ritrovassero alle prese con eventi non prevedibili, per finanziare i propri investimenti avranno a disposizione 100 milioni stanziati nel 2024 ( e poi anche nei due anni successivi).

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