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PAGAMENTI ELETTRONICI: DAL 30 GIUGNO MULTE PER CHI NON LI ACCETTA

PAGAMENTI ELETTRONICI: DAL 30 GIUGNO MULTE PER CHI NON LI ACCETTA

UNILAVORO PMI: “MA SAREBBE BENE AZZERARE PRIMA LE COMMISSIONI BANCARIE”

“Sono a favore della tracciabilità e delle misure volte a potenziare la lotta all’evasione fiscale, a patto che queste non pesino sulle attività con marginalità ridotta. Trovo che le polemiche dei commercianti siano assolutamente fondate e giustificate. È scorretto obbligarli ad accettare pagamenti elettronici su importi minimi sui quali gravano commissioni anche alte. Pensiamo al costo di un caffè: cosa resterebbe in tasca al commerciante se quel 1.20 € venisse decurtato dei costi delle commissioni bancarie, del rullo della carta e della connessione alla rete?”.

Il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI, Vito Frijia, interviene sul nuovo decreto del Consiglio dei Ministri, approvato il 13 aprile, che anticipa al 30 giugno (rispetto al 1 gennaio 2023) le multe a chi non accetterà pagamenti con Pos. Il valore delle sanzioni sarà di 30 euro più il 4% dell’ammontare della transazione. La norma si applica a tutti coloro che offrono prodotti e servizi al pubblico e lo scopo principale è quello di abbattere l’evasione.

“Secondo gli ultimi dati del Mef – sottolinea il Segretario Nazionale – lo Stato italiano ha attualmente raggiunto la cifra di 1.100 miliardi di euro di tasse che nel corso degli anni non è riuscito ad incassare, e non è sicuramente colpendo i più piccoli che è ipotizzabile recuperarne una gran parte. Per combattere il problema dell’evasione è necessario abbassare le tasse riducendo in primis lo spreco statale che oggi supera addirittura l’evasione stessa. Ma non solo: un sistema di controllo più dialogante tra i vari organi statali è indispensabile affinché gli accertamenti risultino più efficaci. Dobbiamo poi ridurre la burocrazia, ancora troppo lenta nel nostro Paese”.

“La nostra Associazione è favorevole ai pagamenti elettronici ma non a questo modus operandi – conclude Frijia – le sanzioni non servono a raggiungere l’obiettivo, dovremmo piuttosto intervenire sull’abbattimento di ogni costo a carico di consumatori e imprese, pensando ad una norma che imponga a banche e circuiti internazionali di azzerare le commissioni, almeno sotto i 20 euro”.

Admin Unilavoro

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