SICUREZZA SUL LAVORO – Unilavoro PMI: “Serve tagliando al decreto 81, meno oneri per le PMI e formazione nelle scuole”Fare il tagliando al Decreto 81, ormai, dopo tredici lunghi anni, in gran parte inadeguato alla realtà imprenditoriale del nostro paese.

È sulla base di questo dictat che lunedì 7 giugno Unilavoro PMI ha promosso le proprie proposte durante l’evento “Sicurezza sul lavoro: prevenire, non reprimere”, tavola rotonda digitale che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei Senatori della Repubblica Susy Matrisciano, William De Vecchis e Iunio Valerio Romano.

Nel suo intervento Unilavoro PMI ha sottolineato la necessità di una revisione del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, oggi improntato principalmente sulle imprese di una certa entità, più strutturate e con un’organizzazione lineare, inadeguato però al tessuto produttivo di un paese fondato essenzialmente (per il 95%) sulla piccola e media impresa”.

I numeri drammatici di questi ultimi anni e quelli registrati nel primo semestre del 2021 ci impongono un cambio di rotta che deve essere radicale e repentino. Le aziende necessitano di essere ‘accompagnate’ in un percorso di prevenzione e non sanzionatorio così come accade. Ci chiediamo come mai gli adempimenti di base siano i medesimi per l’edicola e l’impresa edile con un dipendente e quelle che di dipendenti ne contano anche duecento. Le procedure in essere dal 2008 non sono servite ad impedire infortuni e disgrazie che continuano – dati Inail – a susseguirsi costantemente negli stessi settori.

Ecco perché Unilavoro PMI è convinta che sia giunto il momento di fare le adeguate suddivisioni tra realtà e realtà, sgravando le PMI di burocrazie e oneri, e mettendo le stesse nelle condizioni di poter rispettare solo quelle necessarie alla causa”. Ma se questo è ciò che urge nell’immediato, per un concreto cambio di rotta diventa fondamentale sdoganare il concetto di “formazione” dal contesto lavorativo esportandolo nelle scuole. “La formazione sulla sicurezza sul lavoro – ha sottolineato Unilavoro PMI nel suo intervento – non può nascere in fabbrica, ma nelle aule scolastiche. Ecco perché proponiamo un ulteriore arricchimento della legge 91 del 2019 (con cui si è obbligato l’insegnamento dell’educazione civica), con l’organizzazione di corsi di primo soccorso o antincendio; un’operazione concretizzabile a costo contenuto se si coinvolgesse il mondo dell’associazionismo così prezioso nel nostro paese”.