É SEMPRE LA GIORNATA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

“Educare alla sicurezza sul lavoro; promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi in cui trascorriamo gran parte delle nostre giornate perchè il percorso di maturazione e crescita di un’impresa passa anche, e inevitabilmente, da questi aspetti. Che non sono affatto secondari, anzi. Unilavoro PMI lo ribadisce oggi in occasione della giornata mondiale della sicurezza e salute sul lavoro, consapevole però che sarà fondamentale ribadirlo soprattutto ‘domani’, quando il 28 aprile sarà passato solo sul calendario non come crucialità di un tema che abbiamo il dovere di mantenere all’ordine di ogni giorno. Perchè il diritto a lavorare sicuri è sacrosanto sempre, non scade alla mezzanotte di oggi. I numeri di questi anni sono stati impietosi; impietoso l’inizio di questo, con 104 “morti bianche” solo nel primo bimestre: è inaccettabile. Ed è per questo che la nostra associazione sa di avere il dovere di accompagnare le sue piccole e medie imprese in un percorso di crescita che non trascuri un solo giorno l’importanza di investire in risorse ed energie da dedicare alla sicurezza di quei posti dove viviamo il nostro presente e costruiamo il nostro futuro. Perchè lavorare è vivere, non morire”.

Il Segretario Nazionale Vito Frijia.

Il segretario nazionale Vito Frijia duro contro il provvedimento sugli Euro 3 e 4. “Vogliono metterci in ginocchio”

“I temi della transizione ecologica sono importanti per il nostro paese già a rischio sanzioni dall’UE, ma non è questo il momento di mettere in atto importanti provvedimenti di restrizione”. Il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI, Vito Frijia, incalza la decisione del Ministro della transazione Ecologica, Eugenio Cingolani, dopo la lettera inviata alla Regione Toscana con cui si ufficializza il “no” definitivo alla richiesta di quest’ultima di far slittare di alcuni mesi il divieto di circolazione sui viali di circonvallazione e all’interno della Ztl dei mezzi Euro 3 e 4 delle imprese. “Una doccia gelata che non ci aspettavamo – ribadisce il Segretario – il rifiuto testimonia ancora una volta che dei nostri problemi, delle enormi difficoltà che stiamo attraversando non importa niente a nessuno. Stremati da un periodo del genere, coi Sostegni agli imprenditori che non bastano neppure per far fronte alle spese basilari, ci chiedono di cambiare il parco mezzi. Mi preme sottolineare inoltre come oltre al danno ci sia pure la beffa degli incentivi che non solo sono irrisori, non solo saranno dati alle imprese ‘fiorentine’ e non a quelle che magari lavorano a Firenze ma vengono da fuori, ma potranno essere richiesti esclusivamente per appena 2 mezzi. E chi ne ha 5 o 6? E chi ha mezzi da decine e decine di migliaia di euro?”. In ultimo non manca un appunto nei confronti delle istituzioni locali “che sono ree – conclude il segretario Frijia – di essersi mosse in ritardo per cercare di ottenere almeno lo slittamento per le imprese, a differenza di altre come Emilia o Lombardia che invece lo hanno ottenuto”.

LE ZONE ROSSE? CREANO DISPARITA’ I SOSTEGNI? MECCANISMO INSODDISFACENTE E DA RIVEDERE

L’ambiguità e le vistose incongruenze della Zona Rossa da una parte, l’inconsistenza dei Sostegni e il meccanismo estremamente farraginoso per potervi accedere da quell’altra. Sono le due tematiche in merito alle quali Unilavoro PMI ha preso una posizione netta e decisa nelle parole del segretario provinciale fiorentino, e vicepresidente nazionale, Giovandomenico Guadagno.”

Siamo di fronte a due Italie, quella in cui non puoi comprare una camicia e non si va dall’estetista e quella in cui però si può comprare una consolle di PS4 o la maschera viso in profumeria; quella in cui non puoi fare il weekend pasquale a Firenze e quella che ti concede di imbarcarti su un aereo e volare alle Canarie con un semplice tampone da presentare col biglietto aereo. Potrei continuare perchè gli esempi bizzarri certo non mancano. Se lo scopo delle zone rosse è quello di arginare la movimentazione delle persone Unilavoro è del parere che vadano cambiate un po’ di cose per riuscire a perseguirlo. Condanniamo l’organizzazione di questo stato di cose perchè l’Italia è una e una sola, pretendiamo più serietà da chi detta le regole, ricordandogli che queste influiscono immancabilmente sui destini lavorativi delle attività. Vorrei ricordare che qui in Toscana, ancora una volta, abbiamo appreso del cambio di colore solo all’ultimo istante e dopo che per giorni ci avevano ripetuto che saremmo rimasti in arancione”.

Non meno importante è la questione Sostegni, in merito alla quale solo pochi giorni fa Unilavoro ha presentato la sua proposta al Sottosegretario all’Economia Claudio Durigon.”Abbiamo richiesto sostegni automatici non appena scattano le zone che costringono la limitazione delle attività produttive; abbiamo chiesto un contributo secco per le spese di affitto dei locali che sono quelle che incidono maggiormente sui bilanci delle piccole e medie imprese; ma siamo soprattutto fortemente contrari al meccanismo di elargizione dell’aiuto tramite i portali, innanzitutto parecchio dispendiosi nella loro creazione e gestione, farraginosi nell’uso e soprattutto inutili se pensiamo che l Agenzia delle Entrate é già in possesso dei dati che ci vengono costantemente richiesti con questi portali e che bisogna addirittura inserire a mano. Che assurdità”.

UNILAVORO SCRIVE A DRAGHI

“Le nuove imminenti misure di “Ristoro” non potranno non prendere in esame l’eventualità di un contributo mensile a fondo perduto per le locazioni da destinare ad attività commerciali, artigianali e quelle impegnate nel settore del turismo delle principali città d’arte ma anche quelle a maggiore vocazione turistica”.
E’ la richiesta specifica della missiva che Vito Frijia, segretario nazionale di Unilavoro PMI, ha indirizzato al nuovo Governo. Destinatari, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri Daniele Franco (Economia e Finanze), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico) e Massimo Garavaglia (Turismo).
L’oggetto della lettera muove da un dato di fatto improcrastinabile: l’azzeramento dei flussi turistici nelle città d’arte con conseguente e irrimediabile crollo dei fatturati delle attività imprenditoriali, soprattutto quelle situate nei centri storici, “sulle quali però – si legge – continuano a gravare spese di gestione e di locazione divenute per molti ormai insostenibili”.
Non è un caso infatti che nella sola Firenze fino a qualche mese fa i contratti di affitto commerciale a rischio contenzioso erano circa 1.500.
D’altronde a certificare la drammaticità della situazione ci sono i dati di inizio anno resi noti dall’Istat, che nel gennaio appena trascorso hanno rilevato un calo delle presenze turistiche pari all’83% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con tutto ciò che ne è potuto conseguire per chi gestisce attività. Nel solo 2020 il Covid ha polverizzato ricavi per 420 miliardi e al netto delle misure a sostegno della liquidità e agli effetti dello slittamento delle scadenze fiscali il Governo ha messo a disposizione delle imprese ‘appena’ 29 miliardi, con un tasso di copertura quindi del 7%.

UNILAVORO PMI E CONFSAL-FISALS: INCONTRO PROFICUO A VENEZIA

I contratti di secondo livello e tutte le novità al vaglio e in essere sui contratti collettivi nazionali. Sono stati i due temi principali dell’incontro che si è tenuto ieri, mercoledì 3 marzo, nella sala convegni dell’hotel Londra Palace a Venezia tra il segretario nazionale di Unilavoro PMI e Filippo Palmeri, segretario generale di Confsal Fisals. Incontro che ha portato inoltre alla firma dei contratti di secondo livello.