PATTO PER IL LAVORO E LO SVILUPPO DI FIRENZE UNILAVORO PMI TRA I FIRMATARI DELL’IMPORTANTE PROTOCOLLO

Questa mattina, nella Sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha presentato il “Patto per il lavoro e per lo sviluppo” che coinvolgerà il capoluogo toscano e la sua cinta metropolitana.

Il Patto è stato sottoscritto da Camera di Commercio di Firenze, Città metropolitana di Firenze, Università di Firenze, Fondazione CR Firenze e da tutte le associazioni che fanno parte della Camera di Commercio, tra cui Unilavoro PMI.

La pandemia da Covid-19 ha determinato una forte crisi delle nostre strutture sanitarie ma, con il suo prolungarsi nel tempo, ha messo in discussione anche altre dimensioni dell’area metropolitana fiorentina. Per questo è urgente ripensare i modelli di sviluppo del passato, per vararne di nuovi maggiormente legati alla valorizzazione della comunità, che devono essere in sintonia con le linee programmatiche contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Patto, nato dalla necessità di uscire più forti dall’emergenza scaturita dalla pandemia, si propone di disegnare la Firenze del futuro con una progettualità comune che riorganizzi la crescita economica e sociale della città metropolitana.

“È stato e sarà un importante momento di confronto tra tutti gli attori del territorio – ha dichiarato Giovandomenico Guadagno, Segretario Generale di Unilavoro PMI Firenze – al fine di viaggiare uniti per due obiettivi fondamentali: il lavoro e lo sviluppo economico. È stata anche l’occasione per poter portare una riflessione sulle azioni concrete per aumentare la sicurezza sul lavoro nelle aziende grazie a una collaborazione con le Istituzioni scolastiche e universitarie. Solo così trasformeremo la sicurezza sul lavoro da un onere per le aziende ad una cultura diffusa”.  

I PROGETTI IN PROGRAMMA

–              la realizzazione di un Polo della formazione;

–              il potenziamento delle infrastrutture presenti e la realizzazione di altre ex-novo;

–              una strategia unitaria per il turismo;

–              privilegiare le eccellenze del territorio;

–              un marketplace con prodotti a marchio toscano;

–              lo sviluppo dell’economia di prossimità nel centro storico di Firenze;

–              la qualità del lavoro negli appalti pubblici.

ARRIVI IN ITALIA, SI CAMBIA: TAMPONI PER TUTTI E QUARANTENA PER I NON VACCINATI UNILAVORO: “È UN DANNO ENORME ALL’ECONOMIA DEL NOSTRO PAESE”

di Jessica Kolaj

Il Governo ha annunciato nuove regole per l’ingresso in Italia delle persone provenienti dai Paesi europei e da quelli extraeuropei: obbligo di tampone negativo per tutti; obbligo di tampone negativo con quarantena di 5 giorni per i non vaccinati provenienti dall’Ue; obbligo di tampone negativo con quarantena di 10 giorni per i non vaccinati provenienti da altri continenti.

La stretta del Governo Draghi ha irritato non poco l’Ue, ma non solo.

“L’ulteriore giro di vite su tamponi e quarantena – afferma Antonino Inguaggiato, Presidente Nazionale di Unilavoro PMI – rappresenta un’altra mazzata per il settore del turismo, visto che stando alle stime delle campagne vaccinali degli altri paesi dell’Ue risulterebbe vaccinato meno del 60% dei cittadini. Venire in Italia per stare 5 giorni rinchiusi e soltanto dopo iniziare a godersi la vacanza potrebbe essere un deterrente. Scontato dire che le disdette sono già moltissime e per il turismo potrebbe essere il colpo di grazia. Da nostre indagini risulta già un crollo di oltre il 50% rispetto a due anni fa, con forti ripercussioni su tutto l’indotto. Ricordiamo che il Green Pass è stato concepito come provvedimento per far circolare i cittadini all’interno dell’Ue senza troppi problemi ma questa nuova direttiva certamente non incentiva chi vuole farsi un viaggio in Italia. E non solo: le rocambole continue sulle regole non fanno altro che generare e alimentare il disorientamento dei turisti che, immancabilmente, opteranno per altre mete. Con conseguenze disastrose sull’economia”.

PAGAMENTO CON POS PER TUTTI GLI IMPORTI – Unilavoro: “È necessario che le banche rivedano le commissioni”

COMUNICATO STAMPA

PAGAMENTO CON POS PER TUTTI GLI IMPORTI – Unilavoro: “È necessario che le banche rivedano le commissioni”

Il Segretario Nazionale Frijia: “Per obbligare le imprese ad accettare pagamenti con Pos di tutti gli importi è necessario obbligare anche le banche a modificare le commissioni”.

“Si può concepire l’obbligo di accettare il pagamento con Pos anche per importi minimi, ma non possiamo non fare delle considerazioni in merito. È necessario – osserva Frijia – puntualizzare delle cose. Ci sono due tipi di commissioni: quelle bancarie per le transazioni con bancomat e quelle ai circuiti per l’utilizzo delle carte di credito che possono superare anche il 3% di commissione. Dopo l’aumento esponenziale delle materie prime e delle bollette, questo potrebbe essere il colpo di grazia per le micro e piccole imprese”.

Con queste parole il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI, Vito Frijia, interviene sul nuovo emendamento bipartisan al decreto legge Recovery che prevede che tutti i commercianti accettino il pagamento con moneta elettronica per qualsiasi importo, anche minimo.

“Se vogliamo obbligare le imprese a ricevere pagamenti con Pos per tutti gli importi –conclude il Segretario Nazionale- è fondamentale costringere banche e circuiti internazionali ad azzerare le commissioni, almeno sotto i 30 euro”.

Per maggiori informazioni è possibile contattare

Unilavoro PMI – Ufficio Stampa

stampa@unilavoropmi.it

Tel. 328/1181025

NASCE IL PERIODICO TRIMESTRALE “LAVORO E CRESCITA”

È nato “Lavoro e Crescita”, periodico trimestrale rivolto a Consulenti del Lavoro, commercialisti e avvocati, professionisti di ogni settore che potranno abbonarsi gratuitamente.

La rivista si propone di affrontare alcune delle tematiche più rilevanti e strategiche del nostro Paese: dai temi economici a quelli del lavoro e delle politiche attive, passando dalla formazione e la sicurezza sul lavoro. Inoltre racconteremo le problematiche delle micro e piccole imprese di tutti i settori, cercando di dare voce agli “ultimi” del nostro sistema produttivo. Spazio anche ai tanti professionisti che ogni giorno sostengono con la loro esperienza e conoscenza le piccole e micro imprese.  

Di seguito il link al sito da cui ci sarà anche la possibilità di abbonarsi gratuitamente: https://www.lavoroecrescita.it/.

UNILAVORO PMI: ANTONINO INGUAGGIATO NOMINATO NUOVO PRESIDENTE

COMUNICATO STAMPA

UNILAVORO PMI: ANTONINO INGUAGGIATO NOMINATO NUOVO PRESIDENTE

Cambio alla guida di Unilavoro PMI: in data 6 Dicembre 2021 Antonino Inguaggiato è stato nominato nuovo Presidente. Dopo aver ricoperto anche il ruolo di coordinatore regionale della Sicilia, sostituirà Angelo Bilotta nel nuovo ruolo e rimarrà in carica 2 anni.

Con un’esperienza di tanti anni di ‘militanza’ sul territorio in qualità di esperto in sicurezza sul lavoro, Inguaggiato conosce a memoria la filosofia di un’associazione che fa dell’orientamento alle imprese in materia di sicurezza sul lavoro uno dei suoi cavalli di battaglia. 

Unilavoro PMI si occupa, infatti, di tutelare gli interessi della Piccola e Media Impresa a livello nazionale offrendo tutela, orientamento e soprattutto formazione nei settori più importanti della realtà imprenditoriale.

Siamo pertanto onorati di affidare il coordinamento di oltre cento sedi e decine di migliaia di imprese a una persona di grande valore professionale che conosce molto bene la realtà che si appresta a guidare a cui ha già dato un importante contributo nelle vesti di coordinatore regionale. Gli auguriamo un buon lavoro facendogli tante congratulazioni per l’importante incarico che gli è stato assegnato.

Per maggiori informazioni è possibile contattare

Unilavoro PMI – Ufficio Stampa

stampa@unilavoropmi.it

Tel. 328/1181025

BOLLETTE LUCE E GAS, IN ARRIVO ULTERIORI AUMENTI? L’APPELLO DEL SEGRETARIO NAZIONALE DI UNILAVORO PMI PER ALLEGGERIRLE

Di Jessica Kolaj

Nell’ultimo trimestre del 2020 i prezzi di luce e gas sono rincarati (rispettivamente del 29,8% e del 14,4%). Non hanno raggiunto livelli ancora più alti perché il Governo ha stanziato 3,5 miliardi, così suddivisi: 2,5 per mitigare gli oneri di sistema, 500 milioni per ridurre l’Iva, i restanti 500 per potenziare i bonus per le famiglie in difficoltà. Purtroppo questa cifra è sufficiente solo per finanziare gli ultimi tre mesi dell’anno corrente.

Ma la crisi energetica, legata in prevalenza all’aumento del prezzo del gas, non accenna a diminuire.

Cosa succederà quindi nel 2022?

Molto probabilmente dal primo gennaio la bolletta del gas in Italia avrà un balzo del 50% in più e quella dell’elettricità tra il 17% e il 25%, con la spesa della famiglia «tipo» che per le bollette di luce e gas potrebbe toccare quota 3.368 euro all’anno, con un incremento di +1.227 euro rispetto a quella sostenuta nell’ultimo anno.

Il Governo sembrerebbe pronto a intervenire di nuovo per arginare il caro bollette aggiungendo due miliardi in più nel maxiemendamento alla legge di Bilancio che avrà come destinatari le fasce meno abbienti e in difficoltà.

Anche il segretario nazionale di Unilavoro PMI, Vito Frijia, ha fatto un appello al Governo:

“Da una nostra rilevazione l’80% delle piccole e medie imprese avrà difficoltà a pagare le bollette.

Ricordiamoci che le nostre imprese, soprattutto in campo manifatturiero, partono già in svantaggio a causa dell’alta tassazione del nostro Paese e dell’alto costo del lavoro e i continui aumenti contribuiscono alla perdita della competitività rispetto ai concorrenti europei. Questo rischia di essere il colpo di grazia per il nostro export che è fondamentale per il nostro PIL.

Sosteniamo quindi quei settori particolarmente in difficoltà per i quali l’aumento del prezzo dell’energia potrebbe metterli in seria difficoltà. Alleggeriamo i costi per non far soccombere la piccola e media impresa”.  

NUOVO CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL SETTORE TESSILE

Di Jessica Kolaj

Unilavoro PMI ha sottoscritto un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende artigiane dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero e pulitintolavanderie.

Le parti sottoscrittrici del contratto, valido dal 1 Dicembre 2021 al 30 Novembre 2026, sono: Unilavoro PMI, UNIPEL, F.I.L.P., CONFSAL FISALS.

Il settore tessile e dell’abbigliamento rappresenta uno dei settori delle imprese manifatturiere più importanti in Italia che, tra l’altro, vanta un’antica tradizione nel nostro paese. Con oltre 400.000 addetti e più di 60.000 imprese attive sul territorio, occupa il 12% di tutti i lavoratori impegnati in questo ambito e il suo fatturato ne rappresenta il 9% del totale.

Da sempre il settore tessile italiano, in particolare nell’ambito abbigliamento/moda, rappresenta nel mondo un punto di riferimento per l’alto standard qualitativo e il design dei propri prodotti. Quest’ultimo riveste un ruolo strategico sia per l’industria che per il made in Italy in generale, con un peso sul numero totale delle attività manifatturiere del 7,9%.   

SUPER GREEN PASS: Cosa cambia dal 6 Dicembre?

Di Jessica Kolaj

Il Green Pass è ormai in vigore dal 6 Agosto eppure le norme continuano a cambiare.

Per contenere la nuova ondata di contagi, ed evitare nuove restrizioni nel periodo natalizio, il governo ha varato un nuovo decreto legge, il Super Green Pass, che estende e rafforza quello già in essere, modificandone alcune caratteristiche e obbligando alcune categorie (forze dell’ordine, docenti scolastici e personale sanitario) alla vaccinazione. La Super certificazione verde, che sarà valida dal 6 dicembre fino al 15 gennaio 2022, sarà concessa solo a chi si è vaccinato contro il Covid-19 e a chi è guarito dall’infezione negli ultimi 6 mesi. 

Ma per cosa servirà il Super Green Pass? E cosa cambierà da quello “base”?

Cerchiamo di fare chiarezza con il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI, Vito Frijia, rispondendo alle domande più frequenti su quello che pare essere il decreto più “confuso” tra tutti quelli che in questi quasi due anni di pandemia hanno regolato la vita degli italiani.

Servirà il Super Green Pass per prendere un caffè al bancone del bar?

No, per le consumazioni al bancone rimane in vigore la norma attuale che non richiede la certificazione, che invece è necessaria per consumare stando seduti a un tavolo al chiuso.

Servirà il Super Green Pass per consumare ai tavoli all’aperto?

No, per le consumazioni all’aperto rimane in vigore la norma attuale che non richiede la certificazione.

Servirà il Super Green Pass per andare al ristorante?

Sì, sarà richiesto per tutti i luoghi di ristorazione al chiuso.

Come faremo a verificare se una persona è in possesso di Green Pass “base” o Super Green Pass?

L’app VerificaC19 verrà aggiornata. Sulla schermata principale appariranno due opzioni: Super Green Pass e Green Pass “base” e l’esercente di un’attività potrà scegliere quale controllare.

Servirà il Super Green Pass per il TPL, quindi per prendere autobus, metropolitane, tram?

No ma servirà il Green Pass “base”, ad oggi non necessario.

Sarà così anche per: aerei (sia nazionali che internazionali), navi, traghetti, treni e pullman che svolgono un servizio interregionale. Su questi tipi di mezzi di trasporto il green pass è richiesto già dallo scorso settembre.

Servirà il Super Green Pass per i lavoratori?

No. Per l’accesso al posto di lavoro, sia nel pubblico sia nel privato, è sufficiente il Green Pass “base”.

Servirà il Super Green Pass per alberghi e strutture ricettive?

No, ma dal 6 Dicembre sarà necessario quello “base”, anche per i ristoranti al loro interno.

Servirà il Super Green Pass per eventi, musei, stadi, teatri e cinema?

Sì, sarà necessario per tutte le attività di svago.

Servirà il Super Green Pass per palestre, centri sportivi e piscine?

No, basterà il Green Pass “base” per le attività al chiuso.

Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.
Il testo prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti:

  1. obbligo vaccinale e terza dose;
  2. estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie;
  3. istituzione del Green Pass rafforzato;
  4. rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

1. Obbligo vaccinale e terza dose

Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.

2. Obbligo nuove categorie

Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre.

Le nuove categorie coinvolte saranno:

  • personale amministrativo della sanità
  • docenti e personale amministrativo della scuola
  • militari
  • forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.

3. Green Pass

Il testo approvato oggi prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.

L’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale.

A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato; vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti

  • Spettacoli
  • Spettatori di eventi sportivi
  • Ristorazione al chiuso
  • Feste e discoteche
  • Cerimonie pubbliche

In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.

Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.

Altre misure

Sarà disposto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.

Sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione.

Il Governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni:

  • è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
  • aprirà da subito la terza dose per gli under 40;
  • se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.

PATTO PER IL LAVORO – Unilavoro PMI sfida Landini: “limitare la libertà sindacale non è soluzione ai problemi del lavoro”

PATTO PER IL LAVORO – Unilavoro PMI sfida Landini: “limitare la libertà sindacale non è soluzione ai problemi del lavoro”

Il Segretario Nazionale Frijia: “Riduzione cuneo fiscale priorità per l’Italia”

“Per Confindustria e i sindacati la soluzione per risolvere il problema del dumping salariale è comprimere la libertà associativa. Questa forse la soluzione per risolvere i loro problemi, certamente non quelli dell’Italia”.

Parte all’attacco il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia, dopo il confronto tra Confindustria e sindacati e il successivo incontro con il Premier Mario Draghi.

“Landini bolla come ‘pirata’ ogni contratto collettivo non firmato da Cgil, Cisl e Uil. Tale affermazione non ha alcun fondamento, poiché moltissimi accordi collettivi sono migliorativi rispetto a quelli firmati dai sindacati confederali. La lotta al dumping salariale si mette in pratica imponendo una base retributiva e normativa sotto la quale nessun contratto collettivo può prevedere regole peggiorative. Risulta inutile invocare una legge sulla rappresentanza sindacale, quando dovrebbero essere per primi i sindacati confederali e Confindustria a misurare il numero dei loro iscritti” continua Frijia.

 Ma per Unilavoro PMI le priorità dell’Italia sono altre rispetto a quelle evidenziate. “Tutte le associazioni datoriali e i sindacati dovrebbero fare fronte comune per pretendere una drastica riduzione del costo del lavoro. Tale riduzione andrebbe a vantaggio sia delle imprese sia dei lavoratori, unitamente ad una norma per agevolare le maestranze con maggiore esperienza.

Molte piccole e medie imprese vorrebbero infatti gratificare i propri dipendenti più esperti con una maggiore retribuzione, ma sono disincentivate per l’altro costo del lavoro. Per risolvere questo problema proponiamo l’istituzione di una speciale indennità per le maestranze esperte che, se erogata dal datore di lavoro, preveda una tassazione ridotta esente da contribuzione. Solo con queste poche e semplici azioni giungeremo veramente al fine di migliorare la quantità e la qualità del lavoro in Italia” conclude Frijia.