VIGILANZA PRIVATA – “Firmato il nuovo CCNL del settore, aumenti immediati per circa 250 euro al mese”

VIGILANZA PRIVATA – “Firmato il nuovo CCNL del settore, aumenti immediati per circa 250 euro al mese”

I firmatari del CCNL, estremamente migliorativo rispetto a quelli applicati fino ad oggi “Salari più alti per i lavoratori e un contratto al passo con i tempi, nel pieno rispetto della Costituzione”

“Da oggi, finalmente, potremo parlare del settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari senza collegarli al termine ‘lavoro povero’” è il commento soddisfatto delle parti firmatarie del nuovo contratto collettivo nazionale di settore: Unilavoro PMI, CIU Unionquadri e Confsal Fisals.

Il nuovo accordo prevede delle retribuzioni molto superiori a quelle attualmente previste da altri contratti dei comparti vigilanza privata e servizi fiduciari, intervenendo in maniera immediata sulla busta paga senza dilazioni negli anni ed arrivando a circa 250 euro mensili di aumento per i lavoratori fin dal mese di luglio 2023.

Il contratto, inoltre, introduce il welfare aziendale, che potrà essere messo a disposizione dei lavoratori con un plafond di 250 euro annui. Inoltre sono previsti tutti i servizi della bilateralità e il piano sanitario integrativo erogato da Medi-Prev.

Il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia commenta: “Questo nuovo accordo è una buona notizia per gli operatori del settore, che potranno applicare un contratto al passo con i tempi e che sia pienamente rispettoso dell’articolo 36 della Costituzione, in modo da ridurre i contenziosi sempre più frequenti nel comparto. Ma attendiamo un segnale forte anche dalla Pubblica Amministrazione, presso cui moltissimi operatori prestano la propria opera. Siamo convinti che logica del massimo ribasso negli appalti favorisca la concorrenza sleale e il dumping contrattuale, danneggiando le micro e piccole imprese”.

La Presidente di CU Unionquadri Gabriella Ancora commenta: “La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore equità e dignità salariale per i più di 100mila addetti impiegati nella vigilanza privata e nei servizi di sicurezza. Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto un accordo che valorizza in modo adeguato il prezioso lavoro dei nostri operatori, poiché siamo fermamente convinti che questo contribuirà a creare un ambiente di lavoro ancora più stimolante, rafforzato anche da una nuova politica di welfare aziendale. Adesso, ci attende un impegno deciso nell’investire in sicurezza e formazione dei lavoratori, al fine di garantire la continuazione di servizi di altissima qualità, come quelli forniti fino ad oggi”.

Il Segretario Generale di Confsal Fisals Filippo Palmeri: “Questo nuovo contratto collettivo garantirà a tutti i lavoratori condizioni di lavoro dignitose e adeguate tutele fin da subito. Stiamo lanciando un segnale importante di attenzione per uno dei settori maggiormente coinvolti quando si parla di lavoro povero. Ci adopereremo affinché tutte le aziende interessate capiscano la bontà di questo contratto e facilitino la sua applicazione poiché ogni azienda di successo passa prima di ogni cosa dalla soddisfazione dei propri collaboratori. È una vittoria per i dipendenti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, che dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale il dialogo e la collaborazione tra le parti sociali, a fine di migliorare le condizioni del mondo del lavoro attraverso la contrattazione collettiva”.

Vigilanza privata, firmato il nuovo CCNL

Oggi a Roma Unilavoro PMI, CIU Unionquadri, Confsal Fisals e Firas Spp (confederata UGL) hanno firmato il nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Il nuovo contratto garantisce nuovi strumenti di welfare e sanità integrativa, oltre che un aumento del minimo salariale di quasi 250 euro mensili.

Una buona notizia per gli operatori del settore, che potranno applicare un contratto al passo con i tempi e che sia pienamente rispettoso dell’articolo 36 della Costituzione. La Carta Costituzionale infatti sottolinea l’importanza di garantire una retribuzione adeguata e sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa.

Una risposta concreta alla problematica del lavoro povero, che si supera solo con la contrattazione collettiva di qualità.

SALARIO MINIMO-Unilavoro PMI “I salari dignitosi non si raggiungono per legge, serve confronto urgente”

Frijia: “Incentivare la contrattazione di qualità, ma porre limiti all’applicazione dei Ccnl scaduti”

“Il problema del lavoro povero è molto rilevante nel nostro Paese, ma non si supera il problema con una legge” è il commento del Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia a seguito del deposito di un emendamento soppressivo della proposta di legge sul salario minimo, ad opera della Maggioranza di Governo.

“Se l’obiettivo è quello di innalzare le retribuzioni più basse è necessario incentivare e rafforzare la contrattazione collettiva nazionale di qualità, ovvero quella che non fa dumping salariale e che è rispettosa dell’art. 36 della nostra Costituzione. Tutto questo senza limitare però la libertà sindacale, che rappresenta un pilastro della nostra democrazia”.

“Per trattare di un tema così rilevante – continua Frijia – è necessario un confronto vero tra politica e parti sociali, che vada ad evidenziare e superare i limiti fino ad ora esistenti. Sicuramente dobbiamo puntare sugli sgravi fiscali legati agli aumenti contrattuali e sulla semplificazione di strumenti come il premio di risultato e il welfare aziendale, ad oggi appannaggio principalmente delle medie e grandi imprese”.

LAVORO POVERO E CONTRATTAZIONE – “Bisogna però riconoscere – sottolinea Frijia – che molti settori nei quali si annida il lavoro povero sono ‘coperti’ da contrattazione collettiva ancora vigente nonostante sia scaduta da numerosi anni. È il caso del settore della vigilanza privata e servizi fiduciari, in cui viene applicato un contratto scaduto dal 2014. Su questo è necessario intervenire subito, ponendo un limite all’applicazione di contratti collettivi oltre la data di scadenza contrattuale” conclude Frijia.

WHISTEBLOWING, FUNZIONAMENTO E NUOVE REGOLE

Le nuove regole del whisteblowing sono contenute nel Dlgs 24/2023 che rafforza quelle già esistenti attraverso l’utilizzo di nuovi sistemi di segnalazione aziendale degli illeciti.

Nelle imprese private che hanno impiegato tra i 50 e i 249 dipendenti nell’ultimo anno la scadenza per l’entrata in vigore è fissata al 17 dicembre 2023.

Obbligatorio sarà dotarsi di una piattaforma di segnalazione sicura che protegga attraverso sistemi crittografici la riservatezza dell’identità e i dati personali di chi fa la denuncia (che potrà essere sporta attraverso canali interni ed esterni, ad esempio l’Anac) secondo le regole dettate dal GDPR. 

Secondo quanto stabilito dal Dlgs 231/2001, le segnalazioni dovranno avere a oggetto comportamenti, atti che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato (ad esempio, illeciti amministrativi, contabili, civili o penali).

CARBURANTE, DAL 1 AGOSTO OBBLIGO DI ESPORRE IL PREZZO MEDIO

PMIA AUTOTRASPORTO: “BENE PER I CITTADINI, NON PER LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA”

Dal 1 agosto scatta l’obbligo di esposizione dei prezzi medi della benzina self (o servita se non c’è la modalità fai da te) da parte dei gestori degli impianti di distribuzione di carburante. Un provvedimento che, nelle intenzioni del legislatore, garantirà la trasparenza nei confronti del consumatore e farà da deterrente per le speculazioni. Sulla base dei dati comunicati dai gestori, il ministero calcolerà la media aritmetica dei prezzi, su base regionale (e a livello di province autonome), per gli impianti fuori dalle autostrade, e su base nazionale per quelli lungo la rete autostradale. Questi prezzi saranno pubblicati, una volta al giorno, entro le 8.30 e a partire dal 1 agosto, sul sito www.mimit.gov.it/it.

Quindi, sempre dal 1 agosto, se il benzinaio apre alle 8.30 o anche in orario precedente, dovrà entro le 10.30 esporre i prezzi medi indicati dal ministero. Hanno tempo fino alle 10.30 di esporre i cartelloni con i prezzi medi anche gli esercenti aperti 24 ore su 24, mentre chi apre dopo le 8.30 lo deve fare entro le due ore successive dall’apertura.

“L’obbligo di esposizione del prezzo medio non risolve il problema dei trasporti poiché la criticità è legata al costo del carburante e del gasolio; la trasparenza del prezzo medio è giusta soprattutto per tutelare il cittadino ma per le associazioni di categoria la difficoltà è a monte, perché il costo per la benzina di un TIR è di circa 3 km al litro, troppo elevato rispetto al prezzo del mercato”. commenta Roberto Galanti presidente di PMIA AUTOTRASPORTO.

Festival del lavoro, perché ci siamo tornati

Sono stati tre giorni intensi per noi, vissuti a pieno in una full-immersion di opportunità di confronto, scambio di vedute, nuove relazioni intraprese e prossimi incontri in calendario. Centinaia le persone passate dal nostro stand; consulenti e presidenti di diversi ordini provinciali in primis ma, più in generale, professionisti di ogni settore e addetti ai lavori che ci hanno avvicinato per avere delucidazioni sulla nostra associazione e soprattutto sul nostro fondo sanitario, risultato tra l’altro l’unico della XIV edizione dell’evento nazionale dedicato al lavoro.

Numerosi anche i personaggi delle istituzioni che si sono intrattenuti nel nostro salottino con cui abbiamo avuto modo di approfondire importanti tematiche che riguardano il mondo del lavoro sia durante gli eventi che ci hanno visti protagonisti nel corso della tre giorni sia durante le interviste che abbiamo realizzato in collaborazione con Radio Parlamentare con il Viceministro al lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, il Presidente dell’XI Commissione parlamentare (Lavoro pubblico e privato) Walter Rizzetto, l’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano, l’onorevole Tiziana Nisini, il Direttore generale vicario dell’Inps Antonio Pone e il Presidente di Anpal Servizi Massimo Temussi.

IL NOSTRO AUDITORIUM PER I CONSULENTI DEL LAVORO DI FIRENZE

“Gli accessi ispettivi degli organi di vigilanza: strumenti di difesa delle imprese alla luce delle novità introdotte dal Decreto Lavoro”.
E’ stato il focus del corso di aggiornamento professionale che la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro di Firenze ha organizzato giovedì 16 giugno nell’auditorium della nostra sede nazionale a Sesto Fiorentino (Fi). Una full-immersion di quattro ore su una tematica molto importante che ha visto la partecipazione di moltissimi consulenti del lavoro del capoluogo toscano ma anche altri provenienti dalle province più vicine.
Il corso (l’ottavo organizzato dalla Fondazione nell’anno corrente) è stato aperto dai saluti del Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Firenze, Andrea Beconcini, ed ha avuto come relatori il Direttore dell’Area Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro Luigi Mauro, il Capo Processo Vigilanza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Rosanna Saponara, il Capo Team 1 della Vigilanza Ispettorato Territoriale del Lavoro Luca Ferrari, l’avvocato di Diritto del Lavoro Vito Tirrito e l’avvocato Marco Martorana professore di Diritto della privacy Università Mercatorum.
A fare gli onori di casa il nostro Segretario Nazionale Vito Frijia, che si è intrattenuto a lungo col Presidente Beconcini a testimonianza degli ottimi rapporti tra le due realtà, e il Vicepresidente Nazionale Unilavoro PMI Giovandomenico Guadagno.

NAUTICA DA DIPORTO, PRESENTATO IL PRIMO CONTRATTO – ROBERTO TRAVERSI (GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI): “PASSO AVANTI PER UN SETTORE DETERMINANTE”

“Per me è un piacere partecipare all’evento di presentazione di un contratto che ha fatto fare un passo importante a questo settore puntando sulla distinzione tra nautica da diporto privato e commerciale, due mondi opposti trattati finora alla stessa maniera. È importante riconoscere innanzitutto che la prima è regolata da rapporti familiari e di estrema fiducia diversamente dalla seconda. Mi preme sottolineare che l’Italia è il primo paese al mondo per produzione di mega yacht e vanta un’imponente manodopera specializzata in questo settore. È importante impegnarsi per non lasciare indietro i settori, per questo sono lusingato dal lavoro che è stato portato a termine”.