Storica sentenza per il comparto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari emessa dal Tribunale di Catania il 21 luglio scorso.
E’ stata infatti invocata, da un lavoratore il cui rapporto di lavoro era terminato, la non conformità della paga oraria percepita (circa 4,607 euro l’ora) con i principi costituzionali di proporzionalità e sufficienza della retribuzione sanciti dall’articolo 36.
Il Tribunale nella sentenza ha accolto la domanda di pagamento delle differenze retributive maturate presentata dall’ ex dipendente, sottolineando l’esistenza di Ccnl che tutelano maggiormente i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, garantendo loro una retribuzione di gran lunga superiore rispetto a quella attuale e un welfare molto più incisivo.