LE ZONE ROSSE? CREANO DISPARITA’ I SOSTEGNI? MECCANISMO INSODDISFACENTE E DA RIVEDERE

L’ambiguità e le vistose incongruenze della Zona Rossa da una parte, l’inconsistenza dei Sostegni e il meccanismo estremamente farraginoso per potervi accedere da quell’altra. Sono le due tematiche in merito alle quali Unilavoro PMI ha preso una posizione netta e decisa nelle parole del segretario provinciale fiorentino, e vicepresidente nazionale, Giovandomenico Guadagno.”

Siamo di fronte a due Italie, quella in cui non puoi comprare una camicia e non si va dall’estetista e quella in cui però si può comprare una consolle di PS4 o la maschera viso in profumeria; quella in cui non puoi fare il weekend pasquale a Firenze e quella che ti concede di imbarcarti su un aereo e volare alle Canarie con un semplice tampone da presentare col biglietto aereo. Potrei continuare perchè gli esempi bizzarri certo non mancano. Se lo scopo delle zone rosse è quello di arginare la movimentazione delle persone Unilavoro è del parere che vadano cambiate un po’ di cose per riuscire a perseguirlo. Condanniamo l’organizzazione di questo stato di cose perchè l’Italia è una e una sola, pretendiamo più serietà da chi detta le regole, ricordandogli che queste influiscono immancabilmente sui destini lavorativi delle attività. Vorrei ricordare che qui in Toscana, ancora una volta, abbiamo appreso del cambio di colore solo all’ultimo istante e dopo che per giorni ci avevano ripetuto che saremmo rimasti in arancione”.

Non meno importante è la questione Sostegni, in merito alla quale solo pochi giorni fa Unilavoro ha presentato la sua proposta al Sottosegretario all’Economia Claudio Durigon.”Abbiamo richiesto sostegni automatici non appena scattano le zone che costringono la limitazione delle attività produttive; abbiamo chiesto un contributo secco per le spese di affitto dei locali che sono quelle che incidono maggiormente sui bilanci delle piccole e medie imprese; ma siamo soprattutto fortemente contrari al meccanismo di elargizione dell’aiuto tramite i portali, innanzitutto parecchio dispendiosi nella loro creazione e gestione, farraginosi nell’uso e soprattutto inutili se pensiamo che l Agenzia delle Entrate é già in possesso dei dati che ci vengono costantemente richiesti con questi portali e che bisogna addirittura inserire a mano. Che assurdità”.

UNILAVORO SCRIVE A DRAGHI

“Le nuove imminenti misure di “Ristoro” non potranno non prendere in esame l’eventualità di un contributo mensile a fondo perduto per le locazioni da destinare ad attività commerciali, artigianali e quelle impegnate nel settore del turismo delle principali città d’arte ma anche quelle a maggiore vocazione turistica”.
E’ la richiesta specifica della missiva che Vito Frijia, segretario nazionale di Unilavoro PMI, ha indirizzato al nuovo Governo. Destinatari, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri Daniele Franco (Economia e Finanze), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico) e Massimo Garavaglia (Turismo).
L’oggetto della lettera muove da un dato di fatto improcrastinabile: l’azzeramento dei flussi turistici nelle città d’arte con conseguente e irrimediabile crollo dei fatturati delle attività imprenditoriali, soprattutto quelle situate nei centri storici, “sulle quali però – si legge – continuano a gravare spese di gestione e di locazione divenute per molti ormai insostenibili”.
Non è un caso infatti che nella sola Firenze fino a qualche mese fa i contratti di affitto commerciale a rischio contenzioso erano circa 1.500.
D’altronde a certificare la drammaticità della situazione ci sono i dati di inizio anno resi noti dall’Istat, che nel gennaio appena trascorso hanno rilevato un calo delle presenze turistiche pari all’83% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con tutto ciò che ne è potuto conseguire per chi gestisce attività. Nel solo 2020 il Covid ha polverizzato ricavi per 420 miliardi e al netto delle misure a sostegno della liquidità e agli effetti dello slittamento delle scadenze fiscali il Governo ha messo a disposizione delle imprese ‘appena’ 29 miliardi, con un tasso di copertura quindi del 7%.

UNILAVORO PMI E CONFSAL-FISALS: INCONTRO PROFICUO A VENEZIA

I contratti di secondo livello e tutte le novità al vaglio e in essere sui contratti collettivi nazionali. Sono stati i due temi principali dell’incontro che si è tenuto ieri, mercoledì 3 marzo, nella sala convegni dell’hotel Londra Palace a Venezia tra il segretario nazionale di Unilavoro PMI e Filippo Palmeri, segretario generale di Confsal Fisals. Incontro che ha portato inoltre alla firma dei contratti di secondo livello.

Unilavoro PMI Verona: CREDITO D’IMPOSTA per attività di Ricerca & Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Design Ideazione Stilistica svolte negli esercizi 2020/21/22

Imprese Beneficiarie : tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa, che abbiano effettuato una delle attività di seguito indicate.

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni. Sono, inoltre, escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Attività ammesse : con la Legge di Bilancio 2021 sono state apportate delle rilevanti modifiche alla normativa relativa al Credito d’Imposta per le seguenti attività :

  • ricerca e sviluppo (comma 200) , come definitiva dal Manuale di Frascati.
  • transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 (comma 201).
  • innovazione tecnologia (comma 201), come definitiva dal Manuale di Oslo.
  • design e ideazione estetica (comma 202),per le imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

Aliquote del Credito d’Imposta :

  • 20 % dei costi ammissibili per le attività di R&S, nel limite massimo di 4 milioni;
  • 15 % per le attività di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
  • 10 % dei costi ammissibili per le attività di innovazione tecnologica e/o per le attività di design e ideazione estetica, nel limite massimo ciascuno di 2 milioni di euro;

Spese ammesse : ai fini della determinazione del credito d’imposta si  considerano, in proporzione al tempo dedicato alle attività oggetto di credito d’imposta, le spese  relative a:

  • personale  in rapporto di lavoro subordinato
  • amministratori e/o soci
  • consulenze esterne e servizi equivalenti
  • materiali, forniture e altri prodotti analoghi
  • quote di ammortamento di beni strumentali e software

Adempimenti documentali :

  • Certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti (con recupero in credito di imposta delle spese fino a 5.000 euro per le imprese non obbligate alla revisione legale)
  • Redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sotto progetti in corso di realizzazione
  • Predisposizione di alcuni documenti da esibire su richiesta degli organi compententi
  • Comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico

Modalità di utilizzo : Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione.  Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa nonché della base imponibile Irap e non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi/componenti negativi ex artt. 61 e 109, comma 5, TUIR.  Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi (i costi per l’attestazione sono ammissibili ai fini del credito d‘imposta fino a un massimo di 5 mila euro).

SI PRECISA CHE SI TRATTA DI UN CREDITO D’IMPOSTA E COME TALE È USUFRUIBILE  SUL MODELLO F24 IN COMPENSAZIONE CON QUALSIASI TRIBUTO, QUINDI A PRESCINDERE DAL REDDITO AZIENDALE

 

L’Associazione Unilavoro PMI è in grado di assisterla e consentirle di beneficiare del Credito d’Imposta, grazie ai Professionisti, che attraverso  le loro competenze professionali hanno già gestito con successo centinaia di progetti su tutto il territorio.

Unilavoro PMI Verona – CREDITO D’IMPOSTA PER BENI MATERIALI ED IMMATERILIALI

TRANSIZIONE 4.0

CREDITO D’IMPOSTA

PER BENI MATERIALI ED IMMATERILIALI

 

Gentile CLIENTE,

Si riportano di seguito le principali novità, relative ad investimenti in beni strumentali nuovi e/o immateriali nuovi, valide retroattivamente per investimenti effettuati a decorrere dal 16/11/2020, introdotte dal Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0  e divenute operative a seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 30/12/2020 della Legge di Bilancio 2021 :

 

Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno

  • Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno;
  • È ammessa la compensazione immediata (a partire dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;
  • Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.

 

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali e immateriali)

  • Incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021;
  • Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;
  • Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.

 

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali 4.0)

  • Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022;
  • Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022;
  • Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.

 

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni immateriali 4.0)

  • Incremento dal 15% al 20%;
  • Massimale da 700 mila Euro a 1 milione di Euro.

 

I Nostri Professionisti sono in grado di predisporre sia la Perizia Tecnica che l’Analisi Tecnica, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali, grazie alle quali hanno già gestito con successo centinaia di pratiche di finanza agevolata e decine di pratiche per beni strumentali 4.0 su tutto il territorio nazionale.