Lo scorso 30 novembre è stata annunciata dalla segreteria del Senato l’assegnazione, presso la 10° Commissione (“Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”), della petizione numero 145 proposta da Partite Iva Nazionali insieme a Unilavoro PMI in materia di prescrizione dei contributi previdenziali.

Nella petizione il Presidente dell’Associazione P.I.N. Antonio Sorrento e il Segretario Nazionale di Unilavoro PMI Vito Frijia hanno chiesto la cancellazione immediata delle pretese prescritte di versamento di contributi previdenziali al fine di evitare pagamenti indebiti da parte di cittadini e aziende.

Tale iniziativa fa seguito a numerose azioni legali promosse dalle due associazioni a tutela delle imprese come ad esempio la recente sentenza del Tribunale di Tivoli, sez. lavoro n.1223 del 25.10.2022, che ha annullato decine di migliaia di euro di contributi richiesti a un associato di P.I.N., oppure la sentenza del Tribunale di Lecce n.2460 del 21.09.2022 che oltre a cancellare le pretese ha provveduto anche a restituire i contributi pagati dall’assistito (circa 50.000 euro) nonostante fossero già prescritti.

Sulla questione è intervenuto il Vice Presidente Nazionale di Unilavoro PMI Graziano Ceglia: “È indispensabile denunciare alle istituzioni questa grave anomalia del sistema perché non è ammissibile continuare a chiedere alle imprese somme non dovute e costringere i contribuenti ad avviare cause legali lunghe e costose. Noi, insieme a P.I.N., abbiamo creato una sorta di faro guida, per cui chi si troverà in situazioni simili a quelle che abbiamo denunciato avrà, grazie alle nostre ‘vittorie’, un precedente a cui fare riferimento. Ci auguriamo che la nostra proposta venga presa in considerazione il prima possibile e che venga varata una legge chiara che dichiari illegittime queste inammissibili pretese”.

“Questa iniziativa rappresenta solo il primo passo di un percorso a tutela delle imprese – ha dichiarato invece Sorrento – che ci deve portare anche a un maggiore coinvolgimento nel miglioramento della macchina burocratica. Ecco perché oltre alla cancellazione dei contributi Inps prescritti lavoreremo affinché presto le imprese possano far parte in maniera più attiva dell’Autorità Garante del Contribuente”.